19 marzo 2007

The Garbage Revolution


Joseph Longo, il profeta dei rifiuti del Conneticut, ha inventato una macchina che serve a ridurre la spazzatura a livello subatomico in modo da trasformarla in energia pulita.

Tenetevi forte, parliamo di immondizia. E’ la fine di gennaio 2007 quando le agenzie di notizie specializzate nel monitorare le innovazioni nel campo della ricerca ambientale battono la novità: “La PlasTech Solutions con sede nel Nuovo Galles dell’Australia, sarà il distributore esclusivo di Startech per l’Australia, la Nuova Zelanda e tutta l’Oceania. Il primo Plasma Converter 10 TPD Startech di questo tipo nella regione di competenza di PlasTech sarà destinato al trattamento di svariati rifiuti da industria e istituzioni”.

Per capirci davvero qualcosa bisogna cominciare a spulciare la biografia di un uomo di 74 anni dal nome italoamericano, Joseph Longo, il profeta dei rifiuti del Conneticut. Joseph non solo è il fondatore della Startech Environmental Corporation, ma è anche il principale fautore di un apparecchio dal nome piuttosto complicato: il convertitore al plasma.

Dopo 20 anni di progettazioni e costruzioni, di studi e prove di funzionamento, Longo è riuscito nel sogno di una vita e ha realizzato un dispositivo, per dimensioni in grado di entrare in un box da 2 posti auto, che serve a ridurre la spazzatura a livello subatomico, in modo da poterla trasformare in energia pulita.

Il processo che il convertitore utilizza, dagli studiosi, viene paragonato a una sorta di “Big Bang al contrario”, dove da qualcosa si ottiene, in senso figurato, “niente”. Qui, la filosofia è capovolta: e dal niente, i rifiuti della vita quotidiana, diventano energia.

Il come è semplice. La spazzatura viene inserita in un contenitore di acciaio inossidabile, riempito con un gas stabile come il nitrogeno. Nel contenitore viene trasmessa tra due elettrodi una corrente da 650V che agendo sugli elettroni trasforma il gas in plasma. Attraversando il plasma, la corrente genera un sorta di arco “plasmatico” talmente intenso da disintegrare la spazzatura a livello molecolare. Come risultato di questo processo si ha la produzione di un vetro simile all’ossidiana e del cosiddetto “syngas”, un gas sintetico composto principalmente da idrogeno e monossido di carbonio che può venire convertito in carburante commerciabile, come l’etanolo o il gas naturale.

A spiegare di cosa si occupa la Startech Environmental è lo stesso Longo. “Siamo – dice - una società operante nel settore dei rifiuti industriali e dell'energia, impegnata nella produzione e vendita di un impianto al plasma, innovativo e di nostra proprietà, per lo smaltimento di rifiuti, il Plasma Converter System. Il sistema smaltisce in modo sicuro ed economico qualsiasi tipo di rifiuto, indipendentemente dalla sua pericolosità, trasformandolo in prodotti utili e di valore. In questo modo, il sistema protegge l'ambiente e contribuisce al miglioramento della salute e della sicurezza di tutti.
L'impianto permette di effettuare il riciclo elementare a circuito chiuso per eliminare, in modo sicuro e definitivo, i rifiuti solidi urbani, i rifiuti organici, inorganici, solidi, liquidi e gassosi, i rifiuti pericolosi e non, gli scarti industriali, i cosiddetti rifiuti elettronici (gli “e-waste”), i rifiuti del settore medico e chimico e altri rifiuti speciali. Il sistema converte tali rifiuti in materie prime tra cui metalli, un'energia di recupero che va sotto il nome di Plasma Converted Gas, e idrogeno che può essere riutilizzato o rivenduto.
Startech” conclude Longo tracciando una sorta di filosofia della propria vita da innovatore “considera i rifiuti come preziose risorse rinnovabili e i suoi Plasma Converter utilizzano come materie prime materiali che in passato erano considerati rifiuti”.


Articolo di Massimiliano Lenzi pubblicato su: www.fastweb.it/portale/magazine/...

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi permetta un commento sull'articolo: "a livello subatomico" significa che gli atomi stessi sono spaccati nel processo.
Questo si chiama fissione, che significherebbe più o meno una bomba atomica nel suo garage. Quindi prima di utilizzare termini come subatomico, si informi meglio sul loro significato. Altrimenti il suo articolo rischia di essere giudicato come "spazzatura new age" come tra l'altro ne gira tanta di questi tempi.

Stazione Celeste ha detto...

Caro anonimo, prima di inserire questo articolo ho fatto una ricerca su google, questo è sempre quello che faccio prima di diffondere informazioni sulla rete, da questa mia ricerca ho appurato che ci sono molti siti che parlano di questa nuova tecnologia... e per la gran parte sono siti che trattano tematiche scientifiche e che non hanno nulla a che vedere con la New-age.
L'articolo in italiano non è stato scritto dalla redazione di stazione celeste, ma è stato estratto dal magazine on-line del portale di fastweb, forse è possibile che il termine subatomico sia improprio, ma se clicchi sul link in fondo all' articolo potrai leggerti l'articolo originale in inglese da cui il giornalista italiano ha fatto riferimento per scrivere il suo articolo, è una articolo di 5 pagine, in cui viene spiegato con un maggior dettaglio e rigore scientifico la tecnologia utilizzata.
un sorriso :)
Pietro)*

Anonimo ha detto...

Penso che sia utile divulgare queste notizie a più persone ed istituzioni possibili!
Chissà mai che qualcuno a cui stà a cuore veramente il nostro pianeta ad i suoi ospiti colga l'occasione per assodare, verificare e sucvcessivamente utilizzare tali tecnologie, utili a migliorare la vita di tutti e perchè no, forse utili anche alle finanze dello Stato.

Prendetelo come un augurio.

Massimiliano

Anonimo ha detto...

Un grazie dal profondo del cuore allo scopritore e inventore di questo rivoluzionario metodo. Possa la luce illumunare il cammino di questa scoperta affinchè gunga sul tavolo di chi detiene il potere di gestione dei rifiuti e delle spazzature che giornalmente si producono in ogni luogo.

Anonimo ha detto...

io credo ci siano molte cose che si possono cambiare in meglio, per il benessere del nostro pianeta, ma credo anche che ci siano interessi economici notevoli che non permettono tutto ciò. La prima spazzatura "da trattare" è il nostro egoismo.

bandolero ha detto...

Purtroppo, data per certa la buona fede dell'autore dell'articolo, una apparecchiatura del genere è in realtà controproducente sia dal punto di visto energetico sia ecologico. Prima di tutto la produzione di energia derivata dai prodotti della reazione descritta è inferiore, per un bilancio termodinamico, all'energia necessaria per ottenere la decomposizione dei materiali originali (cioè la macchina consuma più energia di quella che produce), secondo poi le tipologie di materiali generati sono eccezionalmente reattivi, si va da atomi ionizzati (con effetti ossidanti -nocivi- sugli organismi pari a quelli prodotti dalla ionizzazione atmosferica da radiazioni) alla produzione di nanoparticelle metalliche molto più dannose delle cosiddette "polveri sottili", alle quali sono associati molti sospetti di attività cancerogena simile a quella riscontrata nella "sindrome del golfo" dovuta all'esposizione ai prodotti formatisi tramite stati plasmatici generatisi in seguito a esplosioni di ordigni all'uranio impoverito.

Anonimo ha detto...

Questa apparecchiatura, in cui praticamente viene elettrificato l'azoto liquido potrebbe risolvere parecchi problemi che affliggono il nostro Paese.
Servirebbe un'informazione tecnica e sperimentale dell'apparecchiatura prima di adottarla...