"Abbiamo scoperto che il vostro stato emotivo può dipendere dalle esperienze emotive di persone che neppure conoscete, che sono a due o tre gradi di separazione da voi", osserva Nicholas Christakis, che con James Fowler ha diretto lo studio.
Per oltre due anni, Christakis e Fowler hanno analizzato i dati del Framingham Heart Study (uno studio sui problemi cardiovascolari ancora in corso iniziato nel lontano 1948) per ricostruire il contesto sociale in cui sono immerse le persone e analizzare i rapporti fra rete sociale e salute. Nel loro esame dei dati hanno però trovato una incredibile quantità di informazioni: per 4739 persone vi erano documentazioni di nascita, matrimoni, divorzi, morte, risalenti fino al 1971, oltre che informazioni su amici,colleghi di lavoro, vicini, alcuni dei quali casualmente anch'essi partecipanti allo studio. In questo modo sono riusciti ad analizzare l'impatto di 50.000 eventi sul gruppo, e osservare come si propagavano le ondate di felicità e tristezza.
Sfruttando il fatto che i partecipanti allo studio avevano periodicamente compilato il Center for Epidemiological Studies Depression Index, un test relativo allo stato psicologico dei soggetti, i ricercatori hanno scoperto - per fare un esempio - che quando un soggetto diventa felice, un amico che viva entro un miglio di distanza ha un aumento del 25% della probabilità di diventare felice anche lui. La cosa più sorprendente è però che questo contagio si ripercuote al di là delle relazioni dirette. Nell'esempio precedente, anche un amico di quell'amico vede aumentare del 10% le proprie probabilità di felicità, e al terzo grado di separazione c'è ancora un incremento di probabilità del 5,6%.
"Abbiamo scoperto che mentre tutte le persone sono al massimo a circa sei gradi di separazione, la nostra capacità di influenzarle sembra ristretta a soli tre gradi", dice Christakis. "Rispecchia la differenza fra la struttura e la funzione della rete sociale."
Questi effetti sono peraltro limitati nel tempo e nello spazio: quanto più un amico è vicino, tanto più forte è il contagio emotivo, che peraltro si indebolisce col tempo, con una vita massima di un anno.
La tristezza, invece, sembra diffondersi in maniera molto meno efficace.
Pubblicato su Le Scienze
5 commenti:
Evviva!Spero siano in molti a leggere qst notizia in modo da esserne felici e di conseguenza trasmetterlo in giro creando a loro volta una propria onda di felicità.
A tutti Auguri di cuore.
Finalmente, e sempre di più, anche gli scienziati sembrano confermare tutte le teorie che si professano da tempo in ambiti "strani"...
Speriamo che sempre di più la scienza si uniformi all'evoluzione umana e l'accompagni in cambiamenti concreti e reali nella vita...
Ciao un abbraccio a tutti, e buone feste :-)
Simone
Che notizia entusiasmante! E' quello che succede anche un pò in rete con la rete sociale dei nostri blog e siti i quali promuovono il benessere, la pace e la felicità.
Ondate a go go di serenità e gioia a voi! ;-)
Seguo da molto tempo stazione celeste con molto interesse spirituale anche se mio spirito non è in completa risonanza con tutte le cose esposte da molte fonti mediatiche ,ho cosi creato un mio blognel quale espongo solamente tutto cio che risuona perfettamente nel mio cuore . Il mio blog è HTTP://nazir-doveelaverita-nazir.blogspot.com
ciao ho trovato da oco questo blog ma lo seguiro con molto interesse ciao
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